Home Anniversario 2013 Cerimonia del 3 marzo 2013 al Comune di Calci

Cerimonia del 3 marzo 2013 al Comune di Calci

DOMENICA 3 Marzo 2013, 36° Anniversario

Al mattino sul sagrato della Pieve, erano raccolte le alte Autorità civili e militari. Il Sindaco di Calci Bruno Possenti  con collaboratori del Comune, tra cui il geometra Casella, il Prefetto di Pisa Francesco Tagliente;  l’Ammiraglio Claudio De Polo, l’Ammiraglio Franco d’Agostino; l’Ammiraglio, Comandante dell’Accademia Navale,  Giuseppe Cavo Dragone con la gentile consorte, e numerosi  del “Corso Invicti” sia militari che civili, l’Ispettore alle Scuole della Marina Militare Gerald Talarico e per la 46° Aerobrigata il Comandante Generale Aurelio Colagrande.
La Messa è stata celebrata da Don Aldo Nigro, per la Marina Militare e Tiziano Sterli per l’Aeronautica. Durante la Santa Messa alla Pieve di Calci, l’Ammiraglio Pino Cavo Dragone ha letto il messaggio del :

Capo di Stato Maggiore della Marina Ammiraglio Giuseppe De Giorgi:

“Nell’Anniversario della sciagura aerea del Monte Serra, i marinai d’Italia ed io ci stringiamo attorno ai famigliari delle vittime, al personale dell’Accademia Navale ed in particolare al suo comandante, compagno di corso di quei giovani allievi, nel loro ricordo, assieme a quello dell’ufficiale in sottordine ed ai membri dell’equipaggio del velivolo che perirono in quella tragica circostanza.
Sono trascorsi trentasei anni, da quel giorno terribile, ma la loro memoria è ben viva in tutti noi e ci serve oggi da sprone, nel  servire quotidianamente la Patria al meglio delle nostre possibilità, ispirati dagli ideali e spinti dall’entusiasmo delle loro giovani vite spezzate.”


AMMIRAGLIO DI SQUADRA GIUSEPPE DE GIORGI CAPO DI S.M. DELLA MARINA
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E poi è stato letto il messaggio e del Capo di Stato Maggiore della Difesa
AMMIRAGLIO LUIGI BINELLI MANTELLI


“Oggi domenica 3 Marzo 2013, a 36 anni di distanza da quel tragico incidente aereo che è tristemente passato alla storia come “sciagura del Monte Serra”, a nome mio personale e delle Forze  Armate desidero manifestare un deferente omaggio a tutte le 44 Vittime e rinnovare i sentimenti di profondo cordoglio e della più partecipe vicinanza e solidarietà ai Loro famigliari , ai parenti e persone care.
Un legame indissolubile che mi ha portato più volte presso il Faro-Sacrario eretto sul luogo della tragedia. Un faro che intende testimoniare a tutti e soprattutto alle nuove generazioni ciò che è accaduto, rappresentando un ideale punto di riferimento e guida per un futuro migliore.
Come nel passo del libro dell’Esodo dell’odierna liturgia, l’Angelo di Dio si manifesta a Mosè in un roveto che “ardeva per il fuoco, ma…non si consumava, così nel simbolo di quella luce viva sul Monte Serra, che “arde” e “non si consuma”, riconosciamo i 5Militari dell’Aereonautica Militare membri dell’equipaggio, l’Ufficiale della Marina Militare accompagnatore e i 38 giovani Allievi dell’Accademia Navale.
Ad essi associamo nel ricordo i Caduti e le Vittime del Dovere delle Forze Armate, in un ideale di impegno e senso di responsabilità che, incessantemente, parla al presente di principi e valori in cui tutti Loro hanno creduto ed ai quali hanno dedicato ogni entusiasmo e ogni energia, anche a rischio e sacrificio del bene più prezioso.”


Capo di Stato Maggiore della Difesa Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli

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La cerimonia è poi proseguita al Faro, dove l’Ispettore delle Scuole, Ammiraglio di squadra Gerald Talarico, ha letto il suo messaggio:

“Oggi  a  36 anni di distanza dal tragico incidente aereo del Monte Serra, esprimo un deferente omaggio a tutte le 44 vittime e rinnovo i sentimenti del mio più profondo cordoglio, vicinanza e solidarietà ai loro famigliari, ai parenti e persone care nonchè all’arma sorella, l’Aereonautica Militare. In  questa giornata di commozione, i marinai d’Italia tutti si stringono attorno ai famigliari delle vittime, al personale dell’Accademia Navale ed al suo Comandante “Ammiraglio Cavo Dragone”, compagno di corso di quei 38 giovani allievi, nel loro ricordo, unitamente a quello dell’ STV Attramini e dei cinque membri dell’equipaggio dell’Aereonautica militare che perirono in quella tragica circostanza.
Ad essi associamo nel ricordo i caduti e le vittime del dovere delle Forze Armate, in un ideale di impegno e senso di responsabilità che, incessantemente , parla al presente di principi e valori in cui tutti loro hanno creduto ed ai quali hanno dedicato ogni entusiasmo e ogni energia, anche a rischio e sacrificio del bene più prezioso.
Siamo dinanzi al Faro-Sacrario che testimonia a tutti e soprattutto alle nuove generazioni ciò che è accaduto e rappresenta un ideale punto di riferimento e guida per un futuro migliore.
Sono trascorsi  trentasei anni da quel giorno, ma la loro memoria è ben viva in tutti noi e ci supporta nel servizio quotidiano all’Italia, ispirati dagli ideali e spinti dall’entusiasmo delle loro giovani vite spezzate.
E ciò è confermato dal comportamento irreprensibile dei nostri fucilieri di Marina, illegalmente trattenuti in India. La Marina non li lascerà mai soli come mai dimenticherà i caduti al servizio suo e della Patria.”

Ispettore delle scuole  Ammiraglio di Squadra Gerald Talarico

E’ seguita poi la cerimonia della deposizione delle corone d’alloro, poi la tromba con le note del silenzio, ogni volta una stretta al cuore.  Ritornati a Calci ci siamo ancora ritrovati davanti al Monumento eretto in località “La Gabella” dove sono stati eseguiti nuovamente gli “Onori ai Caduti” e la deposizione delle corone di alloro.