VII Gran Premio del Monte Serra - Ragazzi del Vega 10
VII GRAN PREMIO DEL MONTE SERRA RAGAZZI DEL VEGA 10
Alle tre del pomeriggio di Sabato 2 Marzo dal piazzale della Certosa è partita la VII edizione della corsa in salita con 30 bambini e circa trecento concorrenti. Il tempo era abbastanza buono, soleggiato ma ventoso, con vento particolarmente forte al traguardo, nel piazzale sotto il Faro, con l’ultimo chilometro imbiancato dalla copioso neve caduta nei giorni precedenti.
Gli atleti man mano che arrivavano, venivano accolti da uno sventolio di fogli di alluminio che i presenti, tra i quali molti di noi famigliari, dopo gli applausi, mettevano sulle spalle dei podisti per ripararli dal vento. Una scena commovente. Per di più molti, anche se arrivavano al traguardo stremati, salivano ancora la gradinata per rendere omaggio ai Ragazzi.
Terminata la corsa ha avuto luogo la premiazione sullo spiazzo davanti al Ristorante “I Cristalli” .
A premiare i vincitori delle diverse categorie sono stati di volta in volta il Sindaco di Calci, un Ufficiale dell’Accademia Navale, un capitano della 46° Aerobrigata ed il Presidente dell’Associazione Caduti del Monte Serra.
Ben 85 le presenze del Centro sportivo Accademia Navale di Livorno.
Alla fine della premiazione, mi sono congratulato vivamente con De Rosa e Maggini della Pisa Marathon per l’organizzazione e l’ottima riuscita di questa VII edizione del Gran Premio del Monte Serra “Ragazzi del Vega 10”.
Il trofeo messo in palio dall’Associazione quest’anno è stato vinto dal gruppo Nuova Atletica Lastra a Signa (FI) .
Vi riportiamo il messaggio di Luca Ferroglio, nipote di uno dei caduti, alla Pisa Marathon:
“Grazie!
E’ stato bellissimo poter tornare a correre questa gara, a sei anni dalla prima edizione, l’unica a cui ero riuscito a partecipare fino ad oggi. Nonostante il vento forte e il freddo in cima, affrontare la salita che ci ha portati fino al cospetto dei nostri ragazzi è stato un onore.
E’ toccante l’idea di ricordare questo evento nefasto attraverso lo sport, e vale la pena ogni goccia di sudore versata, in memoria dei nostri cari.
Non ho saputo nascondere la commozione nel salire sul podio, ed essere premiato proprio in questa manifestazione, alla quale tengo in modo particolare per il significato che l’accompagna, dall’Ing. Tomatis che rappresenta noi tutti famigliari dei caduti.”
Spero con tutto il cuore di poter tornare anche nei prossimi anni per poter ancora ricordare mio zio Massimo e tutti i suoi compagni.
Alle tre del pomeriggio di Sabato 2 Marzo dal piazzale della Certosa è partita la VII edizione della corsa in salita con 30 bambini e circa trecento concorrenti. Il tempo era abbastanza buono, soleggiato ma ventoso, con vento particolarmente forte al traguardo, nel piazzale sotto il Faro, con l’ultimo chilometro imbiancato dalla copioso neve caduta nei giorni precedenti.
Gli atleti man mano che arrivavano, venivano accolti da uno sventolio di fogli di alluminio che i presenti, tra i quali molti di noi famigliari, dopo gli applausi, mettevano sulle spalle dei podisti per ripararli dal vento. Una scena commovente. Per di più molti, anche se arrivavano al traguardo stremati, salivano ancora la gradinata per rendere omaggio ai Ragazzi.
Terminata la corsa ha avuto luogo la premiazione sullo spiazzo davanti al Ristorante “I Cristalli” .
A premiare i vincitori delle diverse categorie sono stati di volta in volta il Sindaco di Calci, un Ufficiale dell’Accademia Navale, un capitano della 46° Aerobrigata ed il Presidente dell’Associazione Caduti del Monte Serra.
Ben 85 le presenze del Centro sportivo Accademia Navale di Livorno.
Alla fine della premiazione, mi sono congratulato vivamente con De Rosa e Maggini della Pisa Marathon per l’organizzazione e l’ottima riuscita di questa VII edizione del Gran Premio del Monte Serra “Ragazzi del Vega 10”.
Il trofeo messo in palio dall’Associazione quest’anno è stato vinto dal gruppo Nuova Atletica Lastra a Signa (FI) .
Vi riportiamo il messaggio di Luca Ferroglio, nipote di uno dei caduti, alla Pisa Marathon:
“Grazie!
E’ stato bellissimo poter tornare a correre questa gara, a sei anni dalla prima edizione, l’unica a cui ero riuscito a partecipare fino ad oggi. Nonostante il vento forte e il freddo in cima, affrontare la salita che ci ha portati fino al cospetto dei nostri ragazzi è stato un onore.
E’ toccante l’idea di ricordare questo evento nefasto attraverso lo sport, e vale la pena ogni goccia di sudore versata, in memoria dei nostri cari.
Non ho saputo nascondere la commozione nel salire sul podio, ed essere premiato proprio in questa manifestazione, alla quale tengo in modo particolare per il significato che l’accompagna, dall’Ing. Tomatis che rappresenta noi tutti famigliari dei caduti.”
Spero con tutto il cuore di poter tornare anche nei prossimi anni per poter ancora ricordare mio zio Massimo e tutti i suoi compagni.