Home Anniversario 2016 In trecento pronti a correre in vetta per ricordare i caduti

In trecento pronti a correre in vetta per ricordare i caduti

Il 3 marzo 1977 si schiantava sul Monte Serra l’Hercules coi cadetti dell’Accademia. Sabato la corsa alla memoria

CALCI. Passa il tempo, ma non si scalfisce il ricordo della tragedia. 3 marzo 1977, primo pomeriggio: l'Hercules C-130 Vega 10, con gli allievi cadetti dell'Accademia Navale di Livorno, oltre ai membri dell'equipaggio, si schiantò sugli alti speroni rocciosi del Monte Serra, prendendo fuoco. Nessuno scampo per i 38 giovani dell'ateneo del mare e per i 6 militari della 46esima Aerobrigata. In totale 44 le vittime. Il velivolo era decollato dall'aeroporto pisano per quello che sarebbe dovuto essere un viaggio di perlustrazione per gli allievi del primo corso dell'Accademia. Era per loro il primo viaggio, fu anche l'ultimo.

Mille gli interrogativi legati al disastro, la causa certa però non è mai stata stabilita. Rimane l'angoscia infinita mentre in prossimità del fatale impatto è stato realizzato un sacrario. Ogni notte il faro diffonde la sua luce perpetuando la memoria e induce a riflessione.

Ieri mattina in municipio è stato presentato l'evento sportivo che è di contorno alla commemorazione ufficiale. Alla presenza dei rappresentanti dell'Accademia Navale, della 46esima Aerobrigata e dei familiari dei caduti il sindaco Massimiliano Ghimenti ha sottolineato l'importanza dell'evento, molto sentito su tutto il territorio.

«Ci teniamo a questa manifestazione, che non è solo sportiva – ha detto il sindaco – una gara di podismo che vedrà una larga partecipazione. C'è anche una mini gara per i bambini della elementare e per gli alunni della scuola media. Tutti indosseranno il pettorale con il numero 1, perché i bimbi sono sempre primi».

Con accenti commossi Giuseppe Musolino, congiunto di uno dei caduti, ha preso la parola. Qualcuno non manca mai da 29 anni per assistere alla rievocazione. È il caso di Sergio Memori, di Pompei, il quale ha perso il fratello Gianfranco. A presiedere il comitato delle vittime Niccolò Tommis, piemontese. Alle ore 10, stamani, la messa nella pieve romanica, successivamente la deposizione di corone d'alloro sul Monte Serra e alla Gabella dove lo scultore Adami ha realizzato un altissimo monumento con l'ancora e un pezzo d'aereo. Il tenente colonnello Andrea Placenti ha portato il saluto dei vertici della 46esima Aerobrigata mentre il capitano di fregata Ciro Carlucci ha parlato anche in rappresentanza dell'ammiraglio comandante dell'Accademia Navale.

Oggi il giorno della cerimonia, mentre sabato 5 marzo si svolgerà la corsa in salita di 9,266 chilometri, denominata “Gran Premio del Monte Serra - Ragazzi del Vega 10”.

Andrea Maggini, coordinatore della manifestazione sportiva, ha illustrato le modalità della gara, che vedrà circa 300 partecipanti con larga adesione di giovani dell'Accademia Navale (sono 115) e della 46esima Aerobrigata. Partenza alle ore 15, dalla Certosa. Uomini e donne con spirito competitivo e non.

Pierluigi Ara